Roma, 10 maggio 2021 (Agonb) – Il cancro al pancreas è una delle neoplasie più aggressive, con una sopravvivenza mediana complessiva inferiore a cinque mesi e poche sono le opzioni terapeutiche, ma un nuovo studio della Nagoya University, in Giappone, potrebbe migliorare la risposta dei pazienti alle cure e accrescere il tasso di sopravvivenza.
A guidare la ricerca, la biologa del cancro Yutaka Kondo, che con i suoi colleghi ha concentrato la propria attenzione su un lncRNA (RNA lungo non codificante) chiamato TUG1 (Taurine Up-Regulated 1), già noto per essere sovraespresso nei tumori gastrointestinali con prognosi infausta e resistenti alla chemioterapia. I ricercatori hanno scoperto che TUG1 era sovraespresso in un gruppo di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico, morti molto prima rispetto ai pazienti affetti da cancro con bassi livelli di espressione di TUG1.
Ulteriori test di laboratorio hanno dimostrato che TUG1 contrasta uno specifico microRNA, portando a una maggiore attività di un enzima, chiamato diidropirimidina deidrogenasi, che scompone il trattamento chemioterapico standard a base di 5-fluorouracile (5-FU) in un composto che non può uccidere le cellule tumorali.
Kondo e il suo team hanno scoperto di poter sopprimere TUG1 durante il trattamento con 5-FU utilizzando oligonucleotidi antisenso – che interferiscono con l’espressione genica – collegati a un sistema di somministrazione di farmaci mirati al cancro. (Agonb) Cdm 10:00.