Roma, 19 maggio 2021 (AgOnb) – Fra le persone con oltre 105 anni i cambiamenti genetici sono più frequenti. Riescono in sostanza a riparare in maniera più efficiente il DNA secondo un nuovo studio apparso di recente su eLife e a guida italiana. Lo studio decodifica i genomi delle persone estremamente longeve in maniera dettagliata ed è partito dall’analisi di 81 persone con età pari o superiore ai centocinque anni. Come spiega Paolo Garagnani, professore del Dipartimento di Medicina Sperimentale, Diagnostica e Specialistica dell’Università di Bologna e primo autore dello studio “abbiamo scelto di studiare la genetica di un gruppo di persone che hanno vissuto oltre 105 anni e confrontarli con un gruppo di giovani adulti della stessa area in Italia, poiché le persone in questa fascia di età più giovane tendono ad evitare molte malattie legate all’età e rappresentano quindi il miglior esempio di invecchiamento in buona salute”. Quel che è stato scoperto è che i cambiamenti genetici sono più frequenti negli ultracentenari confermando che la riparazione del DNA è uno dei meccanismi che consentono una durata di vita estesa tra le specie. (AgOnb) Gta 9:00