Roma, 20 maggio 2021 (AgOnb) – Una ricerca dell’Istituto dei tumori Pascale di Napoli, pubblicata sul Journal for Immunotherapy of Cancer, rivela che contrarre un qualsiasi virus, stabilisce una memoria immunitaria che ci proteggerà anche dai tumori o permetterà di controllarne la crescita. Lo studio è stato condotto da due giovanissime ricercatrici: Concetta Ragone e Carmen Manolio: «La memoria immunitaria può rappresentare una vaccinazione naturale antitumorale. Un tumore si sviluppa esprimendo antigeni simili o identici ai microrganismi, le cellule della memoria immunitaria già presenti nell’organismo possono reagire in maniera rapida ed efficace contro il tumore. Di conseguenza – aggiungono – più è alto il numero di microrganismi a cui ognuno è esposto, maggiore è lo spettro di antigeni contro cui viene indotta una memoria immunitaria, e maggiore è la probabilità che il sistema immunitario riconosca gli antigeni tumorali eliminando le cellule e prevenendo la progressione del tumore». «Tutto ciò apre anche un nuovo orizzonte per lo sviluppo di vaccini preventivi e terapeutici anti-cancro di prossima generazione – spiega Buonaguro, direttore del laboratorio di Modelli Immonologici Innovativi – l’uso degli antigeni virali omologhi ad antigeni tumorali può essere più efficace nell’indurre una risposta terapeutica contro il tumore». Secondo il direttore scientifico del Pascale, Gerardo Botti: «La nostra vocazione alla ricerca traslazionale, ed in particolare di quella “indipendente”, ci ha indirizzato verso una scoperta davvero importante. Si introduce un concetto innovativo nella lotta ai tumori, che sancisce il rapporto tra esposizione ad un virus e memoria immunitaria generata nei confronti del virus stesso. Questo meccanismo può essere alla base di una difesa molto efficace, fino alla protezione, nei riguardi di un tumore». (AgOnb) Mmo 11:00