Roma, 20 maggio 2021 (AgOnb) – Secondo gli scienziati dell’Università di Utrecht, gli sbadigli non sono legati all’ossigenazione del sangue ma hanno lo scopo di abbassare la temperatura del cervello. Lo studio, pubblicato su Communications Biology, ha visto l’analisi di più di 1.250 sbadigli osservati in oltre 100 specie di animali: «Abbiamo scoperto – riporta Jorg Massen dell’Università di Utrecht – che la durata media degli sbadigli aumenta insieme alle dimensioni dell’organo cerebrale». «Inalare aria e stirare i muscoli delle cavità orale – aggiunge Andrew Gallup, coautore della ricerca – potrebbe avere una funzione termo-regolatoria». L’analisi è stata condotta presso vari zoo, e sono stati catturati gli sbadigli di 55 specie di mammiferi e 46 specie di uccelli. Gli autori hanno collegato la durata dello sbadiglio con i dati cerebrali e neuronali raccolti dagli scienziati della Charles University di Praga. Secondo gli esperti la durata dello sbadiglio aumenta con le dimensioni e il numero di neuroni nel cervello, riscontrando una frequenza più elevata nei mammiferi rispetto agli uccelli. «Sbadigliare non è una manifestazione di scortesia – conclude Massen – bensì il tentativo di restare attenti. Si tratta di un meccanismo comportamentale sviluppato per ridurre la temperatura del cervello». (AgOnb) Mmo 9:00