Roma, 21 maggio 2021 (AgOnb) – Se le emissioni climalteranti continueranno a crescere un terzo della produzione alimentare mondiale sarà a rischio entro la fine del 2100. A sostenerlo sono i ricercatori finlandesi dell’Università di Aalto che in uno studio da poco pubblicato sulla rivista One Earth spiegano come fra oltre sessant’anni in diversi Paesi che si trovano all’altezza dell’equatore produrre cibo potrebbe diventare impossibile, a meno che non riusciremo a contenere le emissioni. Siccità, temperature elevate e fenomeni legati alla crisi climatica metteranno in ginocchio colture e allevamenti di diversi paesi africani e asiatici che si trovano tra Tropico del Cancro e del Capricorno. Lo studio evidenzia sia uno scenario con il contenimento delle temperature entro 1,5°- 2° C, sia uno con temperature più elevate. Nel secondo caso le conseguenze sarebbero drammatiche e diverse aree del mondo che oggi rappresentano circa il 95% dell’attuale produzione agricola uscirebbero da quello che viene definito “spazio climatico sicuro”. (AgOnb) Gta 9:00