Roma, 28 maggio 2021 (AgOnb) – Piombo letale per i rapaci d’Italia e non solo. Nella ricerca “Lead contamination in tissues of large avian scavengers in south-central Europe”, pubblicata su Science of The Total Environment da un team di ricercatori del Parco Nazionale dello Stelvio, Provincia di Sondrio, Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e Ispra viene confermato che il piombo delle munizioni da caccia uccide doppiamente, tanto che il Wwf chiede nuovamente di metterlo al bando. Su un campione di aquile reali, grifoni e rapaci vari feriti è risultato infatti che “più di un quarto aveva nei tessuti concentrazioni di piombo indicative di avvelenamento acuto (26%, 66 individui)”. Non solo pallini e proiettili dunque, ma anche il piombo che nel tempo avvelena gli animali e mette a rischio la salute di diverse specie di uccelli. «Per questo, ad inizio anno l’Europa ha messo al bando l’utilizzo delle munizioni al piombo in tutte le zone umide del continente, dove questo metallo causa elevata mortalità in molte specie di uccelli» ricorda il Wwf chiedendo ovunque l’estensione di questo divieto. (AgOnb) Gta 14:00