Roma, 28 maggio 2021 (AgOnb) – Mai così veloce. L’agricoltura intensiva, la deforestazione, il consumo di suolo e la trasformazione del paesaggio da parte dell’uomo stanno accelerando i cambiamenti nella vegetazione come non era mai accaduto negli ultimi 18mila anni, in sostanza dalla fine dell’ultima era glaciale. A sostenerlo è lo studio pubblicato sulla rivista Science dal gruppo dell’Università americana del Wisconsin-Madison, coordinato da Jack Williams. Una ricerca basata sull’analisi di banche dati di più di 1.100 pollini fossili di tutti i continenti (tranne l’Antartide) ci mostrano un tasso di cambiamento della vegetazione decisamente marcato che si è verificato oltre 10mila anni fa quando le piante si svilupparono per colonizzare territori in precedenza coperti dai ghiacci. Secondo Williams «l’influenza dominante dell’umanità sugli ecosistemi vegetali ha la sua origine nella comparsa delle prime civiltà e dello sviluppo ed espansione dell’agricoltura e la trasformazione degli ecosistemi è iniziata prima di quanto pensassimo e continuerà ad accelerare nei prossimi decenni, per effetto dei cambiamenti climatici». (AgOnb) Gta 12:00