Roma, 29 maggio 2021 (AgOnb) – Una ricerca, pubblicato su International Journal of Obesity, condotta su dati di circa 1,9 milioni di persone da parte dell’Università di Reading, conferma che bere latte regolarmente non aumenta i livelli di colesterolo e non espone al rischio di malattie cardiovascolari. I ricercatori si sono concentrati su una variazione nel gene della lattasi associato alla digestione degli zuccheri del latte, avere questa variazione è un buon modo per identificare le persone che consumano livelli più elevati di latte. «Abbiamo scoperto – sottolinea il prof. Vimal Karani, autore della ricerca – che i partecipanti con una variazione genetica che abbiamo associato a una maggiore assunzione di latte, avevano un BMI più alto e maggiore grasso corporeo, ma soprattutto avevano livelli più bassi di colesterolo buono e cattivo. I soggetti portatori della variazione genetica avevano un valore più basso (14%) di rischio di cardiopatia coronarica, quindi la riduzione dell’assunzione di latte potrebbe non essere necessaria per prevenire le malattie cardiovascolari». La ricerca nasce per capire il nesso tra una maggiore assunzione di latticini e malattie cardiometaboliche come obesità e diabete, il team ha condotto una meta-analisi dei dati su un campione molto ampio utilizzando l’approccio genetico per evitare confusione. «Ciò che notiamo -conclude Karani – è che non è chiaro se sia il grasso contenuto nei prodotti lattiero-caseari che contribuisce all’abbassamento dei livelli di colesterolo o è dovuto a un altro fattore sconosciuto». (AgOnb) Mmo 12:00