Roma, 5 giugno 2021 (AgOnb) – Più c’è deforestazione, più è possibile che si sviluppino salti di specie e pandemie. La trasmissione dei coronavirus dai pipistrelli all’uomo è infatti più facile dove le foreste vengono distrutte per fare spazio per esempio agli allevamenti. Lo sostiene una ricerca italiana condotta da Maria Cristina Rulli del Politecnico di Milano, insieme all’Università della California a Berkeley e Massey University in Nuova Zelanda, pubblicata su Nature Food. “Il nostro lavoro è stato quello di cercare gli hotspot, ossia i luoghi con le caratteristiche più a rischio, in cui si potrebbero verificare eventuali spillover, il cosiddetto salto di specie, di altri coronavirus tipici dei pipistrelli verso l’uomo” ha spiegato Rulli sostenendo che i dati sulla distribuzione dei pipistrelli Rhinolophus, noti come ‘ferro di cavallo’, sovrapponendoli a dettagliate mappe delle attività umane indicano una serie di luoghi particolarmente a rischio spillover, da cui potrebbero partire nuove pandemie. (AgOnb) Gta 12:00