Roma, 12 giugno 2021 (Agonb) – I paesi poveri del mondo ricevono da decenni i rifiuti della plastica dalle nazioni ricche eppure, secondo ricercatori della Washington State University e della Utah State University, questo potrebbe rappresentare un grande potenziale in termini di vantaggi economici. Da uno studio pubblicato sul Journal of World Systems Research, che ha analizzato 11 anni di dati sul commercio globale di plastica in 85 paesi, è emerso che l’importazione di rifiuti di plastica era associata alla crescita del prodotto interno lordo pro capite nei paesi a basso reddito.
“I media spesso raccontano che i paesi sviluppati spostano i danni ambientali sui paesi meno sviluppati. C’è un’altra chiave di lettura della storia – ha affermato Yikang Bai, che ha condotto lo studio con Jennifer Givens -: i rifiuti di plastica potrebbero essere utilizzati prima come risorsa, anche se poi potrebbero aumentare ulteriormente gli oneri ambientali”. Un grande problema nei i paesi in via di sviluppo, poiché la maggior parte dei rifiuti di plastica non viene riciclata e anche quella che viene riciclata finisce per avere un impatto negativo sull’ambiente. Per lo studio, Bai e Givens hanno analizzato i dati raccolti dal 2003 al 2013 su 45 paesi ad alto reddito che si trovano principalmente nel Nord del mondo, compresi i paesi europei e gli Stati Uniti – e 40 paesi a basso reddito che si trovano principalmente nel Sud del mondo come Botswana, El Salvador e Vietnam.
Se da un lato hanno trovato un’associazione tra benefici economici e importazioni di rifiuti di plastica nei paesi a basso reddito, per i paesi ad alto reddito non c’era alcuna associazione con la crescita economica. Sebbene lo studio non abbia valutato esattamente come venissero utilizzati i rifiuti di plastica nei paesi in via di sviluppo, gli autori osservano che è probabile che stiano riciclando parte della plastica per l’uso nell’industria e nella produzione e che li stiano scambiando a livello regionale. (Agonb) Cdm 12:00.