Roma, 15 giugno 2021 (AgOnb) – Sviluppato un metodo più efficace nell’utilizzare le cellule staminali per stimolare la produzione di insulina: utile contro il diabete di tipo 1. Annunciato su Nature Communications dagli scienziati del Salk Institute, che hanno esplorato un nuovo meccanismo per utilizzare cellule staminali pluripotenti umane (hPSC), capaci di evolvere in qualunque tipo di unità biologica specializzata. Il team, guidato da Juan Carlos Izpisua Belmonte, ha testato il trattamento in un modello murino, che mostra come la glicemia degli animali è stata portata a livelli normali in circa 14 gg. Le hPSC, prelevate da tessuti come la pelle, possono essere indotte a diventare cellule pancreatiche, o cellule beta, capaci di produrre insulina. Gli esperti hanno identificato un cocktail di sostanze chimiche in grado di aumentare la resa delle cellule fino all’80%. “Nel nostro modello abbiamo sviluppato la crescita in tre dimensioni – aggiunge Ronghui Li, del laboratorio di Belmonte – questo consente alle cellule di interagire e di influenzarsi a vicenda, in modo simile a quanto avverrebbe nell’organismo umano. Quando abbiamo trapiantato le cellule nel modello murino – prosegue Hsin-Kai Liao, ricercatore presso il laboratorio di Belmonte – le cellule beta erano biologicamente funzionali”. Saranno necessari ulteriori studi per valutare eventuali problematiche di sicurezza prima che si possa procedere con gli studi clinici sull’uomo, i risultati preliminari sono molto incoraggianti e potrebbero rivelarsi utili anche per lo sviluppo di cellule specializzate per il trattamento di altre malattie. (AgOnb) Mmo 9:30