Roma, 16 giugno 2021 (AgOnb) – Nonostante i lockdown dovuti alla pandemia, nonostante le restrizioni a livello mondiale e le diminuzioni del volume di traffico globale, la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto nel maggio 2021 il valore medio di 419 parti per milione (ppm). Si tratta di un nuovo record, il valore medio più alto mai registrato in 63 anni. In aprile poi, se si guarda ai picchi giornalieri, si era arrivati anche sopra le 420 ppm mentre sempre parlando di medie mensili, nel maggio 2020 il valore medio della CO2 era stato di 417 ppm. Valori che preoccupano fortemente per il futuro del Pianeta e che indicano nuovamente la necessità di fare di più, a livello globale, per abbassare le emissioni. I dati sono stati raccolti nell’Osservatorio di Mauna Loa alle Hawaii. Come ha detto il ricercatore del Noaa Pieter Tans, «stiamo aggiungendo grosso modo 40 miliardi di tonnellate di CO2 all’atmosfera ogni anno. È una montagna di carbonio che tiriamo fuori dalla Terra, bruciamo e rilasciamo in atmosfera come CO2, anno dopo anno. Se vogliamo evitare un cambiamento climatico catastrofico, la massima priorità deve essere ridurre a zero l’inquinamento da CO2 al più presto possibile». (AgOnb) Gta 9:30