Roma, 26 giugno 2021 (Agonb) – La resistenza alle terapie, che sia genetica o meno, è una delle grandi sfide della medicina, anche per le cure contro il cancro. Con l’obiettivo di offrire una soluzione, il team guidato da Jean-Christophe Marine (VIB-KU Leuven Center for Cancer Biology, Belgio) ha mostrato che la presenza di alcune cellule staminali è correlata allo sviluppo di meccanismi di resistenza non genetici.
L’idea di base è che i meccanismi non genetici contribuiscano alla resistenza alla terapia nel melanoma, dimostrando che la strada per la resistenza è predeterminata e non casuale. La ricerca, pubblicata su Cancer Cell, ha mostrato che la presenza di un gruppo specifico di cellule, le cellule staminali della cresta neurale, porta a una resistenza ai farmaci non genetica. Una possibile ragione è la loro “plasticità epigenetica”: queste cellule hanno una maggiore capacità di selezionare quali geni esprimere e in quali quantità; letteralmente si riprogrammano per eludere la pressione terapeutica.
I ricercatori hanno anche identificato la via di segnalazione che guida l’emergere delle cellule staminali della cresta neurale e ne promuove la sopravvivenza. Questa via di segnalazione dipende in modo cruciale dalla proteina Focal Adhesion Kinase (o FAK). Bloccando l’attività di questa proteina, il team è stato in grado di ridurre drasticamente l’insorgenza di resistenza ai farmaci non genetica negli xenotrapianti derivati da pazienti. (Agonb) Cdm 11:00.