Roma, 30 giugno 2021 (Agonb) – Nuovi bersagli farmacologici per combattere le malattie legate all’età – come il cancro e i disturbi neurologici – e potenziali marcatori diagnostici per valutare la “salute” dell’autofagia: un obiettivo che potrebbe essere vicino grazie a uno studio del Sanford Burnham Prebys – con la collaborazione dello Scripps Research Institute di San Diego – che ha consentito di acquisire una visione più approfondita delle complessità dell’autofagia, il processo in cui le cellule degradano e riciclano i componenti cellulari.
Secondo la ricerca, pubblicata su Current Biology, i “sacchi della spazzatura” in una cellula – chiamati autofagosomi – vengono etichettati per dirigere il loro movimento verso gli “impianti di riciclaggio” cellulari dove vengono elaborati i rifiuti. La ricerca ha mostrato che il blocco della modificazione chimica della proteina LC3B ha interrotto il trasporto efficiente degli autofagosomi verso gli impianti di riciclaggio cellulare. Come prossino passo, i ricercatori vogliono capire quali prodotti di scarto vengono selezionati per il riciclo e come una cellula determina quando iniziare a spostare i rifiuti. (Agonb) Cdm 10:00.