Roma, 1 luglio 2021 (AgOnb) – Per settimane nel deserto senz’acqua. Come fanno i cammelli arabi a resistere? Ci riescono grazie al loro naso capace di condensare l’acqua presente nell’aria, alla possibilità di bere pochissimo e conservare l’acqua, ma anche – nuova scoperta di un team di ricercatori internazionali appena pubblicata su Communications Biology – grazie a centinaia di geni e proteine particolari presenti nella corteccia renale e nel midollo. Come spiega Fernando Alvira Iraizoz, fisiologo animale dell’Università di Bristol e autore del paper, questi geni hanno un ruolo particolare perché quando i cammelli arabi sono disidratati sopprimono la produzione di colesterolo nelle cellule dei reni in modo tale che l’acqua resti più “aggrappata” nei reni e non si disperda. (AgOnb) Gta 13:00