Roma, 14 luglio 2021 (AgOnb) – Pubblicato su Experimental and Clinical Psychopharmacology uno studio condotto dagli scienziati del Penn State College of Medicine, secondo cui l’aroma artificiale delle sigarette elettroniche provocherebbe effetti cerebrali diversi rispetto alle sigarette di nicotina. Il team, guidato da Andrea Hobkirk, ha valutato tramite risonanza magnetica funzionale l’impatto sull’organo cerebrale delle sigarette elettroniche classiche e di quelle aromatizzate. Al progetto hanno aderito 9 fumatrici di sigarette classiche, che hanno “svapato” prima una sigaretta di nicotina e dopo una aromatizzata al gusto fragola e vaniglia. Gli sperimentatori hanno valutato la forza dell’attivazione cerebrale e il coinvolgimento della regione cerebrale della ricompensa, scoprendo che lo svapo aromatizzato attiva all’area cerebrale legata al senso del gusto, mentre quello di nicotina all’area della ricompensa. Questo fa pensare che le sigarette elettroniche non aromatizzate, sono in grado di suscitare una risposta cerebrale simile a quella tipica del fumo tradizionale. «Abbiamo scoperto che per i fumatori che non avevano mai usato sigarette elettroniche – afferma Hobkirk – l’aroma non rendeva l’esperienza più gratificante e similare al fumo di sigarette tradizionali. Ciò fa pensare che ai fumatori potrebbero non necessitare gli aromi per passare dal fumo a combustione alle sigarette elettroniche». (AgOnb) Mmo 9:30