Cala il sipario sul ciclo di approfondimenti promosso dall’associazione Caos (Centro ascolto operate al seno Onlus), presieduta da Adele Patrini, con il media-partner True News, per fare il punto sullo “stato dell’arte” della riforma socio-sanitaria lombarda. L’evento conclusivo, volto ad illustrare le linee guida ed i principi ispiratori della riforma della legge 23/2015, è andato in scena lo scorso 14 luglio ed è stato ospitato dal Comune di Albizzate (Varese) nella sala “Gianni Piotti”, proprio nel giorno in cui si concludevano le audizioni della Commissione regionale III (Sanità e Politiche Sociali) nel processo di revisione del sistema socio-sanitario lombardo.
Presenti, insieme con esperti e professionisti del territorio: Letizia Moratti, vicepresidente e assessore regionale al Welfare ed Emanuele Monti, presidente della Commissione. In sala, ospite, anche l’europarlamentare Isabella Tovaglieri.
Il “forum” è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Albizzate oltre che di Ats Insubria, Asst Sette Laghi, Asst Valle Olona, Federfarma Lombardia, Opi Varese, Università degli Studi dell’Insubria, Liuc, Ordine Tsrm Pstrp e Ordine Nazionale dei Biologi. A dir poco folta la delegazione dei colleghi Biologi che ha preso parte all’incontro (portando i saluti del presidente dell’ONB Sen. Vincenzo D’Anna), rappresentata, nella circostanza, dal vice delegato ONB, dott. Rudy Alexander Rossetto, dalla prof.ssa Simonetta Lambiase e dalle dott.sse Sara Botti, Sara Fenili, Gaia Gottardi, Mari Paola Zampella e Marzia Bedoni.
L’intento della serata, ma anche quello dei webinar che l’hanno preceduta (nelle scorse settimane sono stati organizzati 4 webinar, con 60 Comuni patrocinanti, 12 esperti e 8mila cittadini raggiunti per creare awareness), oltre a spiegare nei dettagli in cosa consiste il “cambiamento” della sanità lombarda, è stato quello di avvicinare i massimi esponenti del “Pirellone”, non solo alla loro controparte istituzionale, ma anche e soprattutto al territorio ed alle parti sociali, così da stimolare il confronto ed il dibattito su temi fondamentali per il futuro dei cittadini, ascoltando la loro voce, in un momento chiave di revisione della legge 23/2015, che avrà l’onere e il merito di riformare il sistema sanitario.
Una riforma, ci ha tenuto a sottolineare il presidente Monti, “che vuole rilanciare e potenziare soprattutto la medicina di territorio e gli interventi di prossimità, affiancati all’eccellenza ospedaliera, anche alla luce delle criticità emerse a causa del Covid, con un obiettivo primario: la cura della persona prima ancora che della malattia”.
Nei loro interventi, Moratti e Monti hanno rimarcato e sottolineato il ruolo cruciale svolto, nel mondo delle professioni sanitarie, dai Biologi, i quali, una volta in più, durante la pandemia di Covid e non solo, si sono distinti per impegno e dedizione. In aggiunta la vicepresidente Moratti ha menzionato l’ambito della ricerca scientifica inteso come “fulcro del futuro della professione del Biologo” oltre a sottolineare la parte “importante svolta dai Biologi, all’interno del sistema sanitario regionale (attuale e futuro), nell’ambito dello scenario della legge 23, attualmente in revisione”. Il tutto all’unisono con il presidente Monti, il quale, a sua volta, ha ribadito di “credere fortemente e di voler sostenere la mission dei professionisti Biologi iscritti all’Ordine sul territorio”.
Proprio al presidente dell’ONB Vincenzo D’Anna si è, tra l’altro, rivolta anche la dott.ssa Patrini, presidente dell’associazione Caos, ringraziandolo “per il sostegno dell’Ordine ed il patrocinio dato all’iniziativa”. Oltre alla professionalità, inoltre, la presidente Patrini ci ha tenuto a lodare “con il supporto, anche l’umanità” dimostrata nella fase organizzativa dell’evento da parte di tutta la Delegazione ONB della Lombardia.
Il dott. Rossetto, dal canto suo, intervenuto in rappresentanza dell’ONB, ha ricordato la “necessità di includere anche i Biologi nella cabina di regia delle commissioni di professionisti e di CTS, così da riunire, attorno ad un solo tavolo, tutti i rappresentanti delle professioni sanitarie (sia del pubblico che del privato), in un approccio sempre più multidisciplinare“.