Roma, 21 luglio 2021 (Agonb) – Il 5-10% dei noduli nella ghiandola tiroidea (chiamati noduli tiroidei) viene diagnosticato come cancro alla tiroide, che ha una buona prognosi, un alto tasso di sopravvivenza e un basso tasso di recidiva, motivo che rende fondamentali la diagnosi e il trattamento precoci. Un gruppo di ricerca coreano (Pohang University of Science & Technology, Seoul St. Mary’s Hospital of Catholic University of Korea e Pusan National University) ha proposto un nuovo metodo non invasivo per distinguere i noduli tiroidei benigni dal cancro combinando la tecnologia fotoacustica e delle immagini a ultrasuoni con l’intelligenza artificiale.
Lo studio, pubblicato su Cancer Research, potrebbe offrire un’alternativa agli attuali metodi di diagnosi, eseguiti tramite biopsia per aspirazione con ago sottile utilizzando un’immagine ecografica. Metodi che però mostrano una percentuale di imprecisione, per cui comportano biopsie ripetute e non necessarie. Per superare questo problema, il team di ricerca ha esplorato l’uso dell’imaging basato su tecnologia fotoacustica per ottenere un segnale ultrasonico generato dalla luce. Quando la luce viene irradiata sul nodulo tiroideo del paziente, viene generato un segnale ultrasonico chiamato segnale PA dalla ghiandola tiroidea e dal nodulo. Acquisendo ed elaborando questo segnale, vengono raccolte immagini PA sia della ghiandola sia del nodulo. A questo punto, se si ottengono segnali PA multispettrali, è possibile calcolare le informazioni sulla saturazione di ossigeno della ghiandola tiroidea e del nodulo.
I ricercatori si sono concentrati sul fatto che la saturazione di ossigeno dei noduli maligni è inferiore a quella dei noduli normali. “Il dispositivo ad ultrasuoni basato sull’imaging fotoacustico sarà utile per diagnosticare efficacemente il cancro alla tiroide comunemente riscontrato durante i controlli sanitari e per ridurre il numero di biopsie”, ha spiegato Dong-Jun Lim del Seoul St. Mary’s Hospital. (Agonb) Cdm 10:00.