Tomalab…raddoppia. Taglio del nastro, lo scorso 15 luglio, a Busto Arsizio, per la nuova sezione del laboratorio di analisi mediche (accreditato dalla Regione Lombardia) di via Francesco Ferrer, autentica “eccellenza” non solo nel campo della sanità regionale lombarda, ma anche dell’intero comparto nazionale, con le sue attrezzatissime sezioni specializzate di biochimica clinica e tossicologia, microbiologia e virologia, anatomia patologica, citogenetica e genetica medica. Tra gli invitati alla cerimonia d’inaugurazione, dal dott. Vittorio Grazioli, CEO di Tomalab, oltre al presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, sen. dott. Vincenzo D’Anna, rappresentato, nella circostanza, dal vicedelegato ONB per la Lombardia, dott. Rudy Alexander Rossetto, il dott. Eugenio Vignati, capo segreteria dell’assessore al Welfare Letizia Moratti; Emanuele Monti, presidente della III Commissione regionale Sanità; Isabella Tovaglieri, europarlamentare, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli e la sua vice Manuela Maffioli.
Di nuovo, negli spazi di via Ferrer sviluppati su due piani e destinati, principalmente, ad attività di ricerca, sono “arrivati” un poliambulatorio ed un macchinario unico nel suo genere in Italia e secondo in Europa (un altro esemplare si trova a Monaco di Baviera, in Germania): il Dep Array, autentico ritrovato della scienza genetica con applicazione forense. Tale strumento consente, infatti, la separazione delle cellule di due o più individui differenti. Una caratteristica, questa, che potrebbe rivelarsi particolarmente utile e probante in sede processuale, per quanto concerne casi di violenza sessuale, dal momento che il Dep Array è in grado di separare tracce di liquido seminale e secrezioni vaginali laddove questi sono mischiati e altrimenti indistinguibili.
Il funzionamento di questa innovativa macchina per l’analisi delle tracce miste – che promette, dunque, di rappresentare una svolta nel supporto alle indagini e nella sostenibilità delle prove in fase di dibattimento – è stato descritto, con dovizia di particolari, dal collega biologo Giorgio Portera, genetista forense, coordinatore della commissione forense e autentico “cicerone” della relativa sezione del laboratorio di Tomalab.
Il dott. Rossetto, dal canto suo, ha ricordato l’importanza delle iniziative di formazione e dei corsi che si stanno per proporre, congiuntamente alla Delegazione Lombardia dell’ONB, a sostegno dei colleghi che sono interessati a cimentarsi in questa straordinaria branca della Biologia.
Importanti anche gli interventi in favore degli iscritti all’ONB da parte del presidente Monti, sempre presente accanto alla categoria dei Biologi e dell’eurodeputata Tovaglieri.
“E’ stato un onore incontrare” i rappresentanti “dell’Ordine Nazionale dei Biologi al quale siamo da sempre molto vicini, oltre al CEO di questa bellissima realtà, ormai internazionale e sempre più patrimonio di tutti che è il Toma” ha detto il presidente della III Commissione. La direzione da prendere per Monti è quella di “investire sulla ricerca in modo concreto e pragmatico. Serve collaborazione tra pubblico e privato, collaborazione con la ricerca. Perché lavorando insieme si può fare la differenza. Costruire insieme si può”. L’esponente regionale ha quindi lanciato l’idea di “creare un momento d’incontro, un tavolo istituzionale permanente dove i genetisti possano lavorare insieme alle istituzioni per il bene di tutti i cittadini lombardi”.
“Eccellenze come Tomalab – ha spiegato, dal canto suo, l’europarlamentare Tovaglieri – ci devono ricordare che abbiamo professionalità che devono essere valorizzate, a livello nazionale ed europeo”. Tra queste “c’è la categoria dei Biologi, che mi impegno a valorizzare anche attraverso la mia presenza nelle istituzioni a livello europeo” ha ribadito la parlamentare di Bruxelles.
Il dottor Grazioli ha infine concluso la serata ringraziando, per la loro presenza, tutti i rappresentanti istituzionali intervenuti per poi ribadire l’importanza della condivisione, con l’Ordine Nazionale dei Biologi, degli intenti formativi di Tomalab i cui percorsi sono pensati non solo per creare innovazione ma anche per dare un futuro più promettente a tutti i Biologi.
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