Roma, 26 luglio 2021 (AgOnb) – La crisi climatica continua a incidere pesantemente sulla Grande Barriera Corallina Australiana che rischia, proprio per stimolare i politici a fare di più nella lotta alle emissioni, di essere inserita nella lista dei patrimoni mondiali “in pericolo” dell’Unesco. Secondo scienziati dell’Australian Institute of Marine Science, che hanno realizzato uno degli ultimi rapporti sulle condizioni della barriera, ci sono però piccoli segnali incoraggianti per il futuro. Il report spiega come dal 2009 la barriera sia stata colpita da 17 cicloni, tre eventi di sbiancamento di massa e un’ondata di stelle di mare “corona di spine” divoratrici dei coralli. Dopo questi eventi drammatici però la copertura di coralli duri è ricresciuta “in almeno 69 di 127 sezioni esaminate” anche se continua a soffrire per le elevate temperature dell’acqua. La strada per salvare la barriera però è ancora lunga, tanto che nelle riunioni Unesco si invita l’Australia a “intraprendere azioni accelerate a tutti i livelli possibili verso il cambiamento climatico” per aiutare la barriera a riprendersi. (AgOnb) Gta 10:00