Roma, 29 luglio 2021 (Agonb) – Il consumo di alcol è collegato a più di 740.000 nuovi casi di cancro nel 2020, secondo la stima di uno studio globale condotto da un team internazionale di ricercatori da Francia, Canada, Nigeria, Usa, Paesi Bassi, Russia e Germania e pubblicato su The Lancet Oncology. Gli autori suggeriscono che il 4% di tutti i tumori di nuova diagnosi (per la maggior parte tumori dell’esofago, del fegato e della mammella seguiti dai tumori del colon-retto e dei tumori di bocca e gola) nel 2020 potrebbe essere associato al consumo di alcol, con gli uomini a rappresentare più di tre quarti del totale (il 77%).
Tuttavia, i ricercatori hanno stimato che anche il consumo moderato – l’equivalente di circa due drink giornalieri – presenta problemi, con il 14% (103.100 casi) del totale dei tumori causati dall’alcol. È ormai dimostrato che il consumo di alcol causa danni al DNA attraverso l’aumento della produzione di sostanze chimiche nocive nel corpo e influisce sulla produzione di ormoni, che possono contribuire allo sviluppo del cancro, potendo anche peggiorare gli effetti cancerogeni di altre sostanze, come il tabacco.
Nello studio, i ricercatori hanno stabilito i livelli di assunzione di alcol per persona per paese per il 2010 (dieci anni prima dei dati sui casi di cancro, per tenere conto del tempo necessario a influenzare il possibile sviluppo del cancro), quindi li hanno combinati con i casi stimati di 10 anni dopo. La proporzione di nuovi casi di cancro associati all’alcol varia ampiamente tra le regioni del mondo, con la più bassa riscontrata nell’Africa settentrionale e nell’Asia occidentale e la più alta nell’Asia orientale e nell’Europa centrale e orientale. (Agonb) Cdm 10:00.