Roma, 29 luglio 2021 (AgOnb) – L’attività fisica all’aria aperta permette al nostro corpo di ossigenarsi e rimanere in forma, combattendo sovrappeso e sedentarietà. Il contatto con l’ambiente permette inoltre lo sviluppo di una coscienza ambientale matura grazie ad una interazione costruttiva con la natura.
L’attività fisica più ecologica in assoluto è camminare ed è quella più adatta alla nostra struttura fisica. La conformazione fisica dell’uomo, infatti, è strutturata in modo da poter sostenere lunghi tratti di percorso quotidiani a piedi così come il nostro antenato ha fatto nel passato molte ore al giorno per procacciarsi il cibo, spostarsi, per cercare riparo e dimora. In una parola, camminare per vivere. Anche correre ha un impatto ambientale nullo, ma se pensiamo a lunghi tragitti, in generale, non possiamo fare la medesima considerazione. Spostarsi di corsa sollecita e mette sotto sforzo le articolazioni degli arti inferiori e della schiena rischiando, a lungo andare, di logore e di creare disequilibri fisici. Ripensando al nostro antenato, la corsa non era infatti sostenibile per la vita di tutti i giorni se non per l’inseguimento di una preda o per la fuga da qualche attacco.
Evitare di utilizzare scale mobili e ascensori significa risparmiare gli alti costi di energia elettrica e diminuire l’emissione di anidride carbonica nell’ atmosfera per il funzionamento degli impianti. Non solo, salire e scendere le scale stimola la muscolatura degli arti inferiori e dell’anca, in particolare i glutei e i quadricipiti come fare molto step in palestra.
Spostarsi in bicicletta è un altro modo sostenibile di aiutare la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo. La bici non inquina, non fa rumore, è facile da parcheggiare e ci mantiene in forma. L’aspetto “verde” delle due ruote, la convenienza economica, il vantaggio di far migliorare la resistenza fisica, portano la bicicletta a rappresentare quel mezzo che permette di costruirsi una buona base fisica. Un percorso di 10 km pedalando, ad esempio, aiuta ad utilizzare come energia il grasso corporeo, ad abbassare la pressione arteriosa, a rilasciare ormoni che sostengono la vitalità e tanto altro ancora.
L’attività fisica salva l’ambiente. Praticare l’attività nei contesti naturali di parchi, giardini, spiagge, sentieri di montagna, lungo fiumi, ponendo attenzione ai rifiuti sparsi qua e là e raccogliendoli. Così, tra un piegamento e l’altro per tirare su la spazzatura da terra, svolgiamo un’attività fisica ecosostenibile che fa bene alla propria salute e all’ecosistema. In fondo, il fenomeno “della raccolta rifiuti” deve farci riflettere che l’inquinamento dei mari inizia già sulla terraferma e che una grossa quantità di rifiuti e di plastica viene trasportata dai corsi d’acqua verso il mare. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00