Roma, 30 luglio 2021 (AgOnb) – Secondo nuove ricerche l’inquinamento acustico danneggia anche le praterie sottomarine di Posidonia. Ad affermarlo è lo studio “Seagrass Posidonia is impaired by human-generated noise” pubblicato recentemente su Communications Biology da un team di ricercatori catalani, spagnoli, francesi e dell’università di Padova. Lo studio sostiene che il rumore di eliche, navi, pescherecci e piattaforme, può danneggiare la pianta fondamentale per gli equilibri degli ecosistemi marini. “Esponendole a rumori di origine antropica, le praterie di posidonia mostrano danni gravi e permanenti ai loro organi sensoriali, che ne minacciano la sopravvivenza” sostengono gli esperti affermando che queste piante hanno la capacità fisiologica di percepire i suoni e rivelando che le fonti di rumore normalmente presenti nell’oceano possono aiutare a ridurre le loro popolazioni. (AgOnb) Gta 12:00