Roma, 3 agosto 2021 (AgOnb) – Gli scienziati dell’Howard Hughes Medical Institute, guidati da John MacMicking, in uno studio pubblicato su Science, ha testato l’efficacia della molecola, APOL3, una proteina utilizzata dalle cellule per respingere i germi e contrastare le infezioni. Il gruppo di ricerca ha infettato alcune cellule non immunitarie con un ceppo di Salmonella, che invade l’interno acquoso delle cellule. Ha esaminato più di 19mila geni, alla ricerca di quelli che potrebbero codificare molecole protettive. Ha quindi identificato le sostanze GBP1 e APOL3: la prima danneggia la membrana esterna di un batterio, l’altra attraversa la superficie e uccide il batterio. «Questo processo deve essere altamente selettivo – afferma MacMicking – perché le molecole devono attaccare le membrane delle cellule batteriche e non le unità dell’organismo stesso. Abbiamo scoperto che l’APOL3 tende a evitare il colesterolo, uno dei principali costituenti delle membrane cellulari umane, per concentrandosi contro alcuni lipidi tipici dei batteri». «L’identificazione di questa molecola – afferma Carl Nathan, del Weill Cornell Medical College – avvalora l’idea che qualsiasi cellula del corpo possa far parte del sistema immunitario». I ricercatori sono ancora lontani dall’essere in grado di applicare questa scoperta alle terapie per le infezioni. «Decifrare i meccanismi alla base della difesa del corpo rappresenta il modo migliore per fornire all’umanità nuovi strumenti contro i microbi – conclude MacMicking – che stanno evolvendo per contrastare gli antibiotici convenzionali. Potremmo sviluppare delle terapie in grado di amplificare e integrare la risposta immunitaria naturale». (AgOnb) Mmo 13:00