Roma, 10 agosto 2021 (Agonb) – Il “grasso beige”, con caratteristiche e funzioni – tra cui quella di bruciare grassi – intermedie fra gli adipociti bianchi e quelli bruni, potrebbe aiutare a combattere l’obesità. Un segnale immunitario ne promuoverebbe la produzione, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista ad accesso aperto PLOS Biology e firmato da Zhonghan Yang e colleghi della Sun Yat-Sen University, Cina.
Il colore beige di questo tipo di grasso deriva dalla sua alta concentrazione di mitocondri, le centrali elettriche della cellula, che bruciano molecole ad alta energia come grassi e zuccheri con l’ossigeno, rilasciando energia. Normalmente, quell’energia viene immagazzinata come ATP (adenosina tri-fosfato). Nel grasso beige, però, i mitocondri accumulano una proteina chiamata “proteina disaccoppiante-1” che limita la produzione di ATP, generando invece calore. Si nasce con il “grasso bruno”, che si perde gradualmente con l’età; non è così per il grasso beige, che può essere generato durante tutta la vita in risposta sia al freddo sia a una stimolazione neuronale o ormonale.
Un lavoro recente degli stessi autori ha rivelato che le citochine svolgono un ruolo nella regolazione del grasso beige: per esplorarla ulteriormente, hanno manipolato i livelli della citochina interleuchina-25 e hanno dimostrato che un aumento della citochina potrebbe imitare gli effetti sia del freddo sia della stimolazione di un recettore ormonale nell’aumentare la produzione di grasso beige. Hanno tracciato ulteriormente la catena di segnalazione, dimostrando che IL-25 esercitava i suoi effetti attraverso altre due citochine, che a loro volta regolavano le cellule immunitarie chiamate macrofagi. Quelle cellule hanno agito sui neuroni che terminano nel tessuto adiposo beige, promuovendo un aumento della produzione del neurotrasmettitore noradrenalina, già noto per promuovere la produzione di grasso beige. (Agonb) Cdm 10:00.