Roma, 13 agosto 2021 (AgOnb) – Pubblicato su Gastroenterology lo studio del Dipartimento di Medicina sperimentale e di Chimica e tecnologie del farmaco della Sapienza, e di altre Università e centri di ricerca internazionali, che hanno identificato una nuova strategia per curare il cancro pancreatico, basata sull’attivazione di uno specifico enzima (SIRT5). Questo tumore è la VII causa di morte per cancro a livello mondiale, è considerato intrattabile poiché si sviluppa in un microambiente molto ostile, con ridotta tensione di ossigeno e limitato apporto nutritivo, che porta le cellule tumorali a riprogrammare il proprio metabolismo, acquisendo dei vantaggi rispetto quelle normali. Gli enzimi (sirtuine), sono in grado di modificare le altre proteine nella regolazione del metabolismo, del microambiente tumorale e della stabilità genomica delle cellule cancerose, (SIRT5) la regolazione sia del metabolismo sia dell’amminoacido glutammina in diversi tipi di tumore. “La SIRT5 – spiega Antonello Mai del Dip. di Chimica e tecnologie del farmaco – rappresenta una sirtuina mitocondriale non ancora studiata rispetto al suo ruolo nell’adenocarcinoma pancreatico duttale (PDAC)”. “Lo studio – aggiunge Dante Rotili dello stesso Dipartimento – ha rivelato che è down-regolata sia in tessuti umani con PDAC, che nei tumori pancreatici murini”. “Un ridotto livello di espressione di SIRT5 – aggiunge Marco Tafani del Dip. di Medicina sperimentale – è stato associato a una ridotta sopravvivenza dei pazienti con adenocarcinoma pancreatico duttale”. Partendo da tali risultati è stato sintetizzato un attivatore specifico di SIRT5 che, somministrato con la gemcitabina, riduce la crescita tumorale in modelli cellulari, in organoidi ottenuti da biopsie di carcinoma pancreatico umano e in modelli animali. “Abbiamo sviluppato una piccola molecola innovativa “first in class”, un attivatore della sirtuina 5 chiamato MC3138″ – conclude Sergio Valente, del Dipartimento di Chimica e tecnologie del farmaco. (AgOnb) Mmo 13:00