Roma, 16 agosto 2021 (Agonb) – Ogni giorno siamo esposti a una varietà di sostanze chimiche sintetiche, attraverso i prodotti che usiamo o il cibo che mangiamo: un nuovo studio del Silent Spring Institute, pubblicato su Environmental Health Perspectives, mostra che diverse centinaia di sostanze chimiche comuni come pesticidi, ingredienti in prodotti di consumo, additivi alimentari e contaminanti dell’acqua potabile, possono aumentare il rischio di cancro al seno inducendo le cellule del tessuto mammario a produrre più estrogeni o progesterone.
“La connessione tra estrogeni, progesterone e cancro al seno è ben stabilita – afferma il coautore Ruthann Rudel, tossicologo e direttore della ricerca -. Dovremmo quindi essere estremamente cauti verso le sostanze chimiche che accrescono i livelli di questi ormoni nel corpo”. Per identificare questi fattori di rischio chimico, sono stati esaminati dati su più di 2000 sostanze chimiche generati dal programma ToxCast dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) degli Stati Uniti. Il programma utilizza tecnologie di screening chimico automatizzato per esporre le cellule viventi a sostanze chimiche e quindi esaminare i diversi cambiamenti biologici che provocano.
Gli autori hanno identificato 296 sostanze chimiche che, nelle cellule in laboratorio, generano l’aumento di estradiolo (una forma di estrogeno) o di progesterone; dalla ricerca è emerso anche che ben 71 aumentano i livelli di entrambi. Lo step successivo è comprendere come quelle sostanze inducano le cellule a produrre più ormoni; intanto i ricercatori hanno delineato una serie di raccomandazioni per migliorare i test di sicurezza chimica e identificare potenziali cancerogeni per il seno prima che finiscano nei prodotti, riducendo in particolare l’esposizione in periodi critici come la pubertà o la gravidanza. (Agonb) Cdm 10:00.