Roma, 18 agosto 2021 (Agonb) – Mangiare pesce grasso come salmone, acciughe o sardine due volte a settimana può rappresentare un grande beneficio per la salute: questo perché, secondo una ricerca che coinvolge l’Hospital del Mar Medical Research Institute in collaborazione con The Fatty Acid Research Institute americano e diverse università negli Stati Uniti e in Canada, i livelli nel sangue di acidi grassi omega-3 (di cui quegli alimenti sono ricchi) rappresentano un buon predittore di mortalità.
Lo studio, pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, ha utilizzato i dati di un gruppo di studio a lungo termine, il Framingham Offspring Cohort, che monitora i residenti di questa città del Massachusetts dal 1971. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di omega-3 negli eritrociti del sangue (i cosiddetti globuli rossi) sono ottimi predittori del rischio di mortalità. Lo studio conclude che “avere livelli più elevati di questi acidi nel sangue, a seguito dell’inclusione regolare di pesce azzurro nella dieta, aumenta l’aspettativa di vita di quasi cinque anni”, afferma Aleix Sala-Vila, autore dello studio. Al contrario, “essere un fumatore abituale toglie 4,7 anni all’aspettativa di vita, lo stesso tempo che si guadagna se si hanno alti livelli di acidi omega-3 nel sangue”, aggiunge.
Lo studio ha analizzato i dati sui livelli di acidi grassi nel sangue in 2.240 persone di età superiore ai 65 anni, monitorate per una media di undici anni. I risultati indicano che quattro tipi di acidi grassi, compreso l’omega-3, svolgono il ruolo di predittori di mortalità. (Agonb) Cdm 09:00.