Roma, 19 agosto 2021 (AgOnb) – Pubblicati su Cancer Research, i risultati della scoperta dei ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research (WEHI) di Melbourne, che permetterà a molte più donne con cancro ovarico l’accesso a trattamenti antitumorali rivoluzionari, chiamati inibitori di PARP. I ricercatori hanno analizzato campioni di donne con cancro sieroso di alto grado (HGSC), una forma aggressiva, e scoperto che i tumori di alcune pazienti avevano cambiamenti che hanno silenziato un gene coinvolto nella riparazione del DNA e mostrato che questo rendeva i tumori sensibili agli inibitori di PARP. La scoperta ha così identificato un nuovo gruppo di pazienti che potrebbero trarre beneficio dalla terapia. Inoltre, dovrebbero essere monitorate con cura per via dei cambiamenti che influenzano il silenziamento genico, capace di rendere i loro tumori resistenti alla terapia. L’Inibitore di PARP è una terapia antitumorale mirata efficace nei tumori che hanno acquisito difetti nella riparazione del DNA, rendendoli sensibili ai farmaci che lo danneggiano. BRCA1 e BRCA2 sono geni noti di riparazione del DNA, che se difettosi, rendono le cellule tumorali suscettibili agli inibitori di PARP. “Abbiamo osservato che i tumori ovarici con ‘segni epigenetici’ che hanno silenziato il gene RAD51C erano suscettibili alla terapia con inibitori di PARP”, ha detto Ksenija Nesic, prima autrice dello studio e ricercatrice di biologia del cancro e cellule staminali presso il WEHI. “Questa ricerca ha identificato più donne che trarrebbero beneficio dalla terapia con inibitori di PARP e ha mostrato che la migliore terapia per un paziente può cambiare nel tempo”. (AgOnb) Mmo 13:00