Le rotte commerciali e le tradizioni culinarie hanno condizionato l’evoluzione e la diffusione nei secoli di peperoni e peperoncini: lo dimostra la storia della loro diversità genetica, ricostruita su scala globale grazie all’analisi di oltre 10.000 campioni di specie del genere Capsicum, sia coltivate che selvatiche, conservate in diverse banche genetiche di tutto il mondo. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) da un gruppo internazionale di esperti guidato da Pasquale Tripodi del Crea, il più importante ente di ricerca agroalimentare vigilato dal ministero delle politiche agricole, e da Nils Stein dell’Istituto tedesco Leibniz per la genetica delle piante e la ricerca sulle colture.
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