Roma, 24 agosto 2021 (AgOnb) – Le scimmie urlatrici nere, come gli umani, si muovono nello spazio perfezionando le loro mappe mentali in base al percorso. La ricerca degli scienziati statunitensi ed inglesi è pubblicata sul Journal of Experimental Biology. Gli umani sono in grado di integrare queste mappe grazie alla conoscenza delle distanze che coprono e la direzione, così da valutare l’uso di scorciatoie, si può dire lo stesso per gli animali? Hanno cercato di rispondere Miguel de Guinea (Oxford Brookes University), Sarie Van Belle (University of Texas) e colleghi del Messico e del Regno Unito, che hanno seguito le tracce delle scimmie urlatrici nere Alouatta pigra nelle foreste del Parco Nazionale di Palenque, in Messico. I ricercatori hanno seguito le scimmie ovunque e dopo un 1 di ricerca, de Guinea e Van Belle hanno meticolosamente ricostruito i movimenti di 5 gruppi di esse. I ricercatori hanno confrontato le distanze percorse dalle scimmie con le rotte simulate utilizzate dai primati, ed era evidente che le urlatrici nere erano in grado di collegare le rotte tra loro per muoversi attraverso luoghi distanti. Possono integrare la loro semplice visione del mondo basata sui percorsi con la conoscenza della direzione e delle distanze tra i luoghi per prendere scorciatoie e manovrare in modo efficiente attraverso la foresta in continua evoluzione. “E’ stato un grande sforzo raccogliere dati così dettagliati e affidabili, ma ne è valsa la pena per comprendere le affascinanti capacità cognitive che le scimmie urlatrici nere dimostrano in natura”, afferma de Guinea. (AgOnb) Mmo 10:00