Negli ultimi anni diverse ricerche scientifiche hanno suggerito che la noradrenalina (o norepinefrina), un ormone che nel cervello agisce da neurotrasmettitore, possa essere un elemento cruciale per la protezione delle cellule nervose. Ora una ricerca condotta dall’Unità di Neurobiologia dei Disturbi del Movimento dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con l’Università di Pisa e l’Università Sapienza di Roma, chiarisce uno dei meccanismi attraverso i quali la noradrenalina è capace di evitare la neurodegenerazione, elemento caratteristico di diverse patologie, come Alzheimer e Parkinson.
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