Roma, 30 agosto 2021 (Agonb) – Se è vero che le persone si ammalano più spesso man mano che invecchiano, sembra che, quando nelle malattie c’è di mezzo l’impatto dei geni, il rischio diminuisca con l’avanzare dell’età. È quanto ipotizza una ricerca dell’Università di Oxford pubblicata sulla rivista PLOS Genetics: i geni che ereditiamo influenzano un determinato rischio per quasi tutte le malattie, dal cancro alle malattie cardiache fino alle malattie autoimmuni. Con le nuove tecnologie genomiche, gli scienziati possono ora utilizzare il genoma di una persona per prevedere il rischio futuro di ammalarsi che potrebbe dipendere, però, da età, sesso ed etnia.
Nel nuovo studio, il team guidato da Gil McVean ha studiato i dati genomici di 500mila persone presenti nella biobanca britannica per comprendere se il rischio di sviluppare una malattia legata alla genetica cambi man mano che una persona invecchia. Ciò che i ricercatori hanno dimostrato è che il rischio genetico di una persona è più alto all’inizio della vita e che, per molte delle malattie esaminate, tra cui l’ipertensione, il cancro della pelle e la tiroide ipoattiva, diminuisce con il tempo. (Agonb) Cdm 09:00.