Roma, 30 agosto 2021 (Agonb) – Affama il tumore e lo rende più suscettibile alla chemioterapia: è facile intuire le potenzialità della nuova variante proteica, espressa unicamente dai vasi sanguigni tumorali, scoperta da un team dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.
Il lavoro sostenuto da Fondazione AIRC, diretto da Claudia Ghigna (Istituto di genetica molecolare Luigi Luca Cavalli-Sforza del Cnr) in collaborazione con diversi centri di ricerca e università italiane e internazionali, e pubblicato su Nature Communications, mostra come, attraverso il meccanismo noto come ‘splicing alternativo’ – che consente ai mattoni che formano i geni umani di generare proteine differenti a partire dallo stesso ‘stampo’ iniziale – le cellule dei vasi sanguigni producano una nuova variante della proteina UNC5B mai descritta prima, chiamata UNC5B-Δ8.
“Questa variante contribuisce a rendere il cancro più aggressivo e rappresenta un nuovo marcatore tumorale e un possibile bersaglio molecolare” spiega Claudia Ghigna. “A guidare la macchina che genera la proteina UNC5B-Δ8 è il fattore NOVA2 – conclude Davide Pradella, assegnista al Cnr-Igm con una borsa di studio AIRC -. NOVA2, come UNC5B-Δ8, ha un’espressione alterata nei vasi sanguigni che nutrono il tumore, mentre è assente o è espresso a bassi livelli nei vasi sanguigni dei tessuti sani. NOVA2 attiva direttamente lo splicing alternativo del gene UNC5B inducendolo a produrre la nuova variante”. (Agonb) Cdm 10:00.