Roma, 7 settembre 2021 (AgOnb) – “Un terzo dei Paesi del mondo non ha standard di qualità dell’aria esterna (ambiente) obbligatori per legge. Laddove tali leggi esistono, gli standard variano ampiamente e spesso sono disallineati con le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Inoltre, almeno il 31% dei Paesi che hanno il potere di introdurre tali standard di qualità dell’aria ambiente deve ancora adottarli”. E’ questo il messaggio principale che emerge dal rapporto “Regulating Air Quality: The first global assessment of air pollution legislation” dell’Unep, costola ambientale delle nazioni Unite. In vista dell’”International Day of Clean Air for blue skies” l’Onu ha infatti esaminato la legislazione nazionale sulla qualità dell’aria in 194 Stati e quel che è emerso è stato un quadro sconfortante, con un forte gap fra Paesi sviluppati e non. Si tratta di un dato estremamente negativo, in vista del futuro, se si pensa che l’Oms ha identificato l’inquinamento atmosferico come il più grande rischio ambientale per la salute. (AgOnb) Gta 12:00