Roma, 16 aprile 2021 (AgOnb) – Una cellula sintetica capace di inglobare molecole, imprigionarle al suo interno e poi liberarle, imitando uno dei processi fondamentali delle cellule viventi e che in futuro potrebbe aiutare a depurare acque e terreni ingurgitando sostanze nocive oppure trasformarsi in un minuscolo sistema per somministrare farmaci. La sua descrizione si trova in uno studio da poco pubblicato su Nature e condotto dal dipartimento di Chimica della New York University, dove lavora il ricercatore italiano Stefano Sacanna. Lo scienziato spiega che “si può pensare a queste cellule come a minuscoli Pac-Man del videogioco degli anni ’80. Vanno in giro a mangiare gli inquinanti, rimuovendoli dall’ambiente”. La nuova cellula, fatta di materiali sintetici, imita dunque una delle principali funzioni delle cellule, ossia il meccanismo con cui trasferiscono dall’esterno al loro interno molecole fondamentali per sopravvivere e produrre energia. “Il nostro esperimento permette alle cellule-mimo artificiali di operare in modo autonomo, eseguendo il trasporto attivo che finora è stato una prerogativa delle cellule viventi”. (AgOnb) Gta 9:30