Roma, 22 settembre 2021 (Agonb) – Gli eventi climatici estremi come alluvioni e inondazioni mettono sempre più a rischio il patrimonio culturale che include complessi monumentali, edifici storici e siti archeologici, piccoli borghi montani e giardini storici. Per questo motivo un team di ricercatori dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, dell’Institute of Theoretical and Applied Mechanics e del Donau-Universität Krems ha ideato un nuovo metodo per migliorare la resilienza nei confronti di eventi calamitosi.
Nato nell’ambito dei progetti Interreg Central Europe ProteCHt2save e STRENCH, il tool, le cui caratteristiche sono descritte in un paper pubblicato su International Journal of Disaster Risk Reduction, ha consentito lo sviluppo di mappe di rischio a livello territoriale, con risoluzione spaziale di 12km, basate sugli output dei modelli climatici e sulla valutazione della vulnerabilità a scala dell’edificio. Due i siti pilota: le città di Praga – Troja in Repubblica Ceca e Krems – Stein in Austria. Lo strumento può essere di supporto ai gestori pubblici e privati nel migliorare le capacità di mitigazione dell’impatto dei cambiamenti climatici e dei rischi naturali sui siti culturali. (Agonb) Cdm 09:00.