Roma, 29 settembre 2021 (AgOnb) – Di recente presso l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia, è stato identificato un nuovo biomarcatore plasmatico comune all’ Alzheimer, che apre ad una possibile nuova via patogenetica comune. Già si era ipotizzato che gli esosomi fossero strumenti fondamentali per la trasmissione di biomolecole tra cellula e cellula, durante l’invecchiamento. La presenza di alcuni marcatori di EVs in placche amiloidi nei cervelli di pazienti AD supporta l’ipotesi che le EVs possano contribuire all’insorgenza e alla progressione della malattia. Di conseguenza le EVs ed il loro carico sarebbero potenziali biomarcatori per le demenze. “Per stimare le prestazioni diagnostiche di questi due parametri (concentrazione e dimensione delle vescicole extracellulari) nel discriminare i pazienti dai controlli, è stata creata una nuova variabile: il rapporto concentrazione/dimensione, confermando una elevata sensibilità e specificità del saggio” specifica la Dr.ssa Roberta Ghidoni, responsabile del Laboratorio Marcatori Molecolari e Direttrice Scientifica dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia. Questi dati mettono in luce l’esistenza di un meccanismo molecolare comune alle 3 forme di demenza. “Il livello delle vescicole extracellulari nel sangue è regolato da una serie di fattori che agiscono a livello intracellulare. Stiamo studiando quali fattori possano spiegare le alterazioni osservate così da identificare vie comuni alterate nelle demenze e più in generale nelle malattie caratterizzate da accumulo di proteine a livello cerebrale. I risultati sono promettenti e sono frutto del lavoro svolto nell’ambito del progetto europeo EU Joint Programme-Neurodegenerative Disease Research JPND LODE da me coordinato” aggiunge la dr.ssa Ghidoni. (AgOnb) Mmo 13:00