Roma, 11 ottobre 2021 (Agonb) – Grazie alla collaborazione tra scienziati, medici, cardiologi e radioterapisti, è stato scoperto che la radioterapia può riprogrammare le cellule del muscolo cardiaco in quello che sembra essere uno stato più “giovane”, risolvendo i problemi elettrici che causano un’aritmia pericolosa per la vita senza la necessità di una procedura invasiva, l’ablazione con catetere, durante la quale un catetere viene infilato nel cuore e il tessuto che innesca il ritmo cardiaco irregolare pericoloso per la vita – la tachicardia ventricolare – viene bruciato, creando cicatrici che bloccano i segnali errati.
Una nuova ricerca della Washington University School of Medicine di St. Louis, pubblicata su Nature Communications, suggerisce che la radioterapia non invasiva normalmente utilizzata per curare il cancro può riprogrammare le cellule del muscolo cardiaco in uno stato più giovane e forse più sano, risolvendo il problema elettrico nelle cellule.
Lo stesso effetto di riprogrammazione cellulare potrebbe essere ottenuto con dosi più basse di radiazioni, aprendo la porta alla possibilità di usi più ampi della radioterapia in diversi tipi di aritmie cardiache. I ricercatori hanno anche scoperto che gli effetti benefici delle radiazioni sono continuati per almeno due anni nei pazienti sopravvissuti. (Agonb) Cdm 10:00.