Roma, 13 ottobre 2021 (AgOnb) – Identificata da un gruppo di scienziati italiani, PIN1 una proteina con il compito di protegge il nucleo cellulare da malformazioni che possono causare malattie come ad esempio l’Alzheimer. Se assente o presente in quantità ridotte, il DNA perde la sua organizzazione, vengono così prodotte molecole che scatenano l’infiammazione e le cellule degenerano. Lo studio pubblicato su ‘Cell Reports’, è stato condotto da una sinergia di scienziati italiani dell’Università e dell’Icgeb (Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia) di Trieste e dell’Istituto Firc di oncologia molecolare (Ifom) di Milano, e ha potuto contare sulla collaborazione della Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) del capoluogo giuliano. Una scoperta importante che individua un possibile bersaglio farmacologico, potenzialmente utile a sviluppare terapie in grado di contrastare quello che viene identificato come il ‘ladro della memoria’. I risultati di questa sensazionale scoperta sono stati diffusi durante la Giornata mondiale dell’Alzheimer. “Il lavoro svolto dal gruppo di ricercatori mostra come “Pin1” regoli la funzione di proteine importanti per preservare la struttura del nucleo cellulare e l’organizzazione e l’ancoraggio del genoma al suo interno” – spiegano i ricercatori – “Questo controllo permette al nucleo di sopportare stress meccanici senza che l’organizzazione del Dna e la regolazione dei geni venga alterata. Durante l’invecchiamento, altre disfunzioni possono portare a riduzioni significative dei livelli di Pin1. Nei neuroni ciò causa malformazioni del nucleo, disorganizzazione del genoma, danni al Dna e produzione di molecole che scatenano reazioni infiammatorie. Queste, a loro volta, conducono le cellule nervose alla degenerazione”. (AgOnb) Mmo 11:00