Roma, 14 ottobre 2021 (AgOnb) – Il degrado del suolo nelle zone alpine italiane è dovuto principalmente alle attività umane. Ad affermarlo è lo studio “Quantitative evaluation of human and climate forcing on erosion in the alpine Critical Zone over the last 2000 years”, pubblicato recentemente su Quaternacy Science Reviews da un team di ricercatori francesi delle università Savoie Mont Blanc (USMB), Grenoble Alpes (UGA), Rouen Normandie (URN), del CNRS e dell’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP). Attraverso una serie di dati gli esperti dimostrano che “gli esseri umani sono il principale fattore di erosione del suolo nelle Alpi italiane negli ultimi due millenni. Lo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia ha portato a un duplice aumento dei tassi di erosione”. Buona parte della ricerca si è basata per esempio sullo studio dei sedimenti del Lago d’Iseo e, utilizzando metodi geochimici e sedimentologici, i francesi sostengono di essere riusciti a separare il ruolo svolto dal clima da quello svolto da parte dell’utilizzo del suolo dell’uomo nell’aumento dell’erosione. (AgOnb) Gta 11:00