Roma, 22 ottobre 2021 (Agonb) – È un composto naturale che abbonda in alcune piante, tra cui il basilico: il fenchol, che conferisce al basilico il suo profumo aromatico, sembra aiutare a proteggere il cervello dalla patologia dell’Alzheimer. È quanto emerge da uno studio preclinico condotto dai ricercatori della University of South Florida Health e pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience, che ha scoperto un meccanismo di rilevamento associato al microbioma intestinale che spiega come il fenchol riduca la neurotossicità nel cervello di un malato di Alzheimer
Gli acidi grassi a catena corta, metaboliti prodotti da batteri intestinali benefici e fonte primaria di nutrimento per le cellule del colon, contribuiscono alla salute del cervello e si riducono nei pazienti più anziani con lieve deterioramento cognitivo e malattia di Alzheimer. Gli acidi grassi a catena corta che viaggiano attraverso il sangue dall’intestino al cervello possono legarsi e attivare il recettore 2 degli acidi grassi liberi, una molecola di segnalazione cellulare espressa sui neuroni.
“Il nostro studio è il primo a scoprire che la stimolazione del meccanismo di rilevamento del recettore da parte di questi metaboliti microbici può essere utile nel proteggere le cellule cerebrali dall’accumulo tossico della proteina beta-amiloide associata all’Alzheimer”, ha affermato il ricercatore principale Hariom Yadav. Dopo aver dimostrato questo rapporto, i ricercatori hanno eseguito uno screening virtuale di oltre 144.000 composti naturali per trovare potenziali candidati che potessero imitare lo stesso effetto e il più potente è risultato il fenchol: il composto riduceva la formazione di cellule neuronali senescenti, note anche come cellule “zombie”, comuni nel morbo di Alzheimer, e aumentava anche la degradazione di beta-amiloide in modo da eliminarla più velocemente. (Agonb) Cdm 11:00.