Roma, 23 ottobre 2021 (Agonb) – Medicina rigenerativa, fari puntati sulle cellule staminali mesenchimali, che si trovano nel midollo osseo e sono “multipotenti”, possono cioè sia rinnovarsi sia svilupparsi in una varietà di tipi di cellule specializzate, come cellule ossee, grasse e cartilaginee. Tuttavia, finora, si è saputo poco sulla loro plasticità in vivo: in uno studio pubblicato su Bone Reports, ricercatori della University of Tsukuba, in Giappone, in collaborazione con l’Università tedesca di Bonn, hanno identificato una sottopopolazione di cellule staminali mesenchimali che promuove la guarigione delle fratture ossee e mostra una maggiore capacità di differenziarsi in vari tipi di cellule.
In particolare, si sono concentrati su una molecola nota come CD73, espressa da una specifica sottopopolazione di cellule staminali mesenchimali, riconoscendole un ruolo centrale nella rigenerazione ossea, e sulle cellule endoteliali sinusoidali che fanno parte del sistema vascolare del midollo osseo. Il team è stato in grado di osservare che le prime si spostano verso il sito della frattura e formano nuove cellule cartilaginee e ossee per guarire la frattura, e che anche le seconde sono coinvolte poiché contribuiscono al processo di “neovascolarizzazione”, la formazione di nuovi vasi sanguigni per supportare l’osso guarito. (Agonb) Cdm 10:00.