Roma, 27 ottobre 2021 (AgOnb) – Cambiano le dinamiche di migrazione e permanenza di alcune specie di uccelli: a causa della crisi climatica alcuni rimangono molto di più in Europa. Ad affermarlo è un team di ricercatori della Durham University, Birds of The Gambia e Gibraltar Ornithological and Natural History Society (GONHS), che sulla rivista Global Change Biology hanno pubblicato lo studio “Phenological trends in the pre-and post-breeding migration of long-distance migratory birds” in cui viene raccontato “che alcune specie di uccelli migratori trans-sahariani, come gli usignoli e diverse specie di ballerine, trascorrono fino a 50-60 giorni in meno all’anno nei loro territori non riproduttivi in Africa. Le specie più colpite includono usignoli, capinere e altri”. Grazie a 50 anni di dati e censimenti gli esperti spiegano che “molti degli uccelli migratori più comuni d’Europa trascorrono più tempo nei loro luoghi di riproduzione europei; partendo più tardi per l’Africa subsahariana e scegliendo di tornare prima in Europa. Questo cambiamento suggerisce che gli uccelli sono in grado di sopravvivere più a lungo nei loro territori di riproduzione europei rispetto a prima”. Determinante, in queste dinamiche, è “il cambiamento climatico”. (AgOnb) Gta 10:00