Roma, 30 ottobre 2021 (Agonb) – Potrebbe fornire nuove opportunità di intervento in contesti in cui la perfusione del sangue al cervello è compromessa: appare promettente la scoperta di ricercatori della School of Medicine dell’Università della Virginia che, in un articolo comparso su Nature Communications, hanno rivelato un ruolo vitale ma precedentemente sconosciuto per le cellule immunitarie che proteggono il cervello da malattie e lesioni.
Le cellule, note come microglia, aiutano anche a regolare il flusso sanguigno e a mantenere i vasi sanguigni cruciali del cervello, controllano la naturale barriera emato-encefalica che protegge l’organo dai germi nocivi nel flusso sanguigno e facilita anche la formazione della complessa rete di vasi sanguigni del cervello durante lo sviluppo. I ricercatori dell’Università della Virginia hanno identificato la microglia associata ai capillari del cervello, hanno determinato cosa fanno le cellule immunitarie e rivelato cosa controlla quelle interazioni.
Il team ritiene che le nuove scoperte possano avere implicazioni significative per le malattie che colpiscono i piccoli vasi del cervello come ictus, Alzheimer, perdita di equilibrio e declino mentale. “La nostra speranza è che questi risultati in laboratorio possano tradursi in nuove terapie”, ha detto Ukpong B. Eyo, del Brain Institute e del Center for Brain Immunology and Glia dell’Università della Virginia. (Agonb) Cdm 10:00.