Roma, 26 novembre 2021 (AgOnb) – L’Amazzonia sta peggio di quanto si potesse pensare. Gli incendi e i disboscamenti nell’Amazzonia brasiliana hanno infatti causato secondo l’Inpe, istituto nazionale per la ricerca spaziale, la perdita di 745 milioni di alberi nell’ultimo anno. Si tratta di una cifra importante che, secondo gli esperti, contiene dati di una situazione di deforestazione che non è stata presentata dal governo brasiliano alla Cop26 di Glasgow. L’Inpe stima che tra agosto 2020 e luglio 2021 sono stati distrutti 13.235 chilometri quadrati di foresta che, come ha calcolato il ricercatore Tasso Azevedo della ong MapBiomas, equivalgono a 745 milioni di alberi in meno. Il rapporto è stato diffuso da pochi giorni ma secondo i funzionari dell’Istituto era già in mano al governo brasiliano da fine ottobre, prima della Cop26 – la conferenza sul clima delle Nazioni Unite – dove non è stato diffuso. “I dati sono stati omessi dalla comunità internazionale e dalla Cop26 e i rappresentanti del governo sono andati a Glasgow e hanno firmato la dichiarazione di protezione delle foreste pur sapendo di avere le peggiori notizie del mondo. E non le hanno fornite” denunciano gli esperti. (AgOnb) Gta 9:00