La variante identificata a livello di sequenza genetica con la sigla B.1.1.529, che ha preso il nome greco «Omicron», presenta contemporaneamente quasi tutte le mutazioni che conosciamo dalle «varianti di preoccupazione» (VOC) Alfa, Beta, Gamma e Delta e altre ancora. In particolare, ha 32 mutazioni nella proteina spike (la parte del virus che la maggior parte dei vaccini usa per innescare il sistema immunitario contro il Covid). Alcune mutazioni non sono state mai viste, altre sono state collegate alla capacità di una variante di essere più trasmissibile, sfuggire all’immunità data dai vaccini e da alcuni trattamenti farmacologici.
La riga B.1.1.529 è già indicata dall’OMS come «variante sotto monitoraggio». Si prevede, tuttavia, che sarà classificata come «variante di interesse» (VOI) o «variante di preoccupazione» (VOC) a breve.
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