Studio punta a un nuovo approccio per migliorare il trattamento del cancro ovarico: a breve il trial clinico

Roma, 29 novembre 2021 (Agonb) – Immunoterapia e tumori: in uno studio pubblicato su Science Advances, i ricercatori dell’Università di Pittsburgh e dell’UPCM Hillman Cancer Center rivelano come alcune cellule guidano la resistenza all’immunoterapia nel cancro ovarico (uno dei tumori meno rispondenti a questo tipo di cura: sembra funzionare solo nel 10% dei casi) e mostrano che prendere di mira una via di segnalazione in queste cellule migliora invece la risposta del tumore.

È stato scoperto infatti che le cellule sane e non cancerose, note come cellule staminali mesenchimali (MSC), sotto l’influenza delle cellule cancerose, creano essenzialmente una barriera che impedisce alle cellule immunitarie di entrare nel tumore (“esclusione immunitaria del tumore”). Inoltre, le cellule staminali mesenchimali reclutano e promuovono la generazione di altre cellule immunosoppressive per inattivare le cellule immunitarie che possono penetrare la barriera. Questo impedisce alle cellule immunitarie di svolgere il loro lavoro e di uccidere le cellule tumorali, anche in presenza di terapia immunostimolante.

“Tuttavia – ha spiegato Ronald Buckanovich, autore principale – abbiamo scoperto che l’inibizione di una via di segnalazione nota come via di segnalazione di Hedgehog può impedire alle cellule staminali mesenchimali di instaurare la barriera immunitaria e invertire l’esclusione immunitaria del tumore. Abbiamo dimostrato che gli inibitori della via di segnalazione di Hedgehog clinicamente disponibili potrebbero ripristinare l’attività della terapia immunitaria in modelli di cancro ovarico altrimenti resistenti all’immunoterapia. Abbiamo inoltre identificato anche altri potenziali bersagli terapeutici che potrebbero contribuire all’immunosoppressione nelle pazienti con cancro ovarico”. Il team prevede di avviare un nuovo studio clinico in primavera. (Agonb) Cdm 10:00.