Roma, 3 dicembre 2021 (Agonb) – Le cellule T possono rilevare e distruggere le cellule tumorali, ma in molti malati di cancro si “disarmano” appena entrano nell’ambiente che circonda il tumore. In un nuovo studio pubblicato su Immunity, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology hanno identificato un sottoinsieme specifico di cellule dendritiche che hanno un modo unico di attivare le cellule T. Queste cellule dendritiche possono nascondersi nelle proteine tumorali, permettendo loro di assumere l’identità delle cellule tumorali e innescare una forte risposta delle cellule T.
Il tipo più noto di cellule dendritiche necessarie per l’immunità antitumorale sono le cellule DC1, che interagiscono con le cellule T in grado di eliminare le cellule tumorali. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che le cellule DC1 non erano necessarie per la regressione del tumore; tramite la tecnologia di sequenziamento dell’RNA a cellula singola, hanno invece identificato uno stato di attivazione precedentemente sconosciuto delle cellule DC2, un diverso tipo di cellula dendritica, che stava guidando l’attivazione delle cellule T nei tumori in regressione. Il team ha scoperto che invece di ingerire detriti cellulari, queste cellule prelevano proteine chiamate complessi maggiori di istocompatibilità (Major Hystocompatibility Complex: MHC) dalle cellule tumorali e le mostrano sulle proprie superfici.
Quando le cellule T incontrano queste cellule dendritiche mascherate da cellule tumorali, le cellule T si attivano fortemente e iniziano a ucciderle. Questa popolazione specializzata di cellule dendritiche sembra essere attivata dall’interferone di tipo uno, una molecola di segnalazione che le cellule di solito producono in risposta all’infezione virale. (Agonb) Cdm 13:00.