Roma, 6 dicembre 2021 (Agonb) – Molte persone si rivolgono al digiuno per perdere peso e migliorare la salute metabolica, sia che si tratti di un regime alimentare limitato nel tempo sia che si tratti di un digiuno periodico. Ora un nuovo studio della Brigham Young University pubblicato sulla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise ha dimostrato che l’esercizio intenso all’inizio di un digiuno può aiutare a massimizzare i benefici per la salute derivanti dalla rinuncia temporanea al cibo.
Per capire quanto velocemente il corpo entra in chetosi – che si verifica quando il corpo esaurisce il glucosio, il suo primo carburante, e inizia a scomporre il grasso immagazzinato per produrre energia, producendo come sottoprodotto sostanze chimiche chiamate chetoni che, oltre ad essere una fonte di energia sana per il cervello e il cuore, combattono malattie come il diabete, il cancro, il Parkinson e l’Alzheimer – i ricercatori hanno chiesto a 20 adulti sani di completare due digiuni di 36 ore rimanendo idratati.
Ogni digiuno è iniziato dopo un pasto standardizzato, il primo senza esercizio e l’altro con un allenamento impegnativo sul tapis roulant (corsa per una media di 45-50 minuti). Ogni due ore i soggetti hanno completato le valutazioni della fame e dell’umore e hanno registrato i loro livelli di B-idrossibutirrato (BHB), una sostanza chimica simile al chetone.
Ebbene, l’esercizio ha fatto una grande differenza: quando i partecipanti si sono esercitati, hanno raggiunto la chetosi in media tre ore e mezza prima e hanno prodotto il 43% in più di B-idrossibutirrato. La teoria è che l’esercizio all’inizio del digiuno bruci una notevole quantità di glucosio nel corpo, provocando una transizione più rapida alla chetosi. Senza esercizio, i partecipanti raggiungevano la chetosi dalle 20 alle 24 ore dopo l’inizo del digiuno. (Agonb) Cdm 09:00.